Scopriamo insieme quali sono le migliori escursioni invernali in Campania e riveliamo alcune curiosità e consigli pratici per una delle più entusiasmanti attività sulla neve: la ciaspolata.
L'inverno sta per arrivare e l’Irpinia si prepara a regalarci paesaggi unici fatti di orizzonti limpidi, borghi magnifici, arroccati sulle montagne, e cime imbiancate durante la stagione più fredda dell'anno.
La presenza di un gran numero di sentieri ci consentono di immergerci nella magica atmosfera invernale attraverso boschi di faggio e abete ammantati di neve con le ciaspole ai piedi, seguendo, così, le tracce di animali selvatici nel fitto della foresta.
Situato a circa 1000 m sul livello del mare in una conca carsica, immersa nel verde dei Monti Picentini, Laceno è l'unica frazione di Bagnoli Irpino in provincia di Avellino.
L’altopiano è caratterizzato da un paesaggio naturalistico, in cui emergono l’omonimo Lago, alimentato dal torrente Tronola, cime alte e significative come il Monte Cervialto (1809 m), il Monte Raiamagra (1667 m), il Monte Cervarolo (1600 m), la Montagna Grande (1509 m) e il Monte Piscacca (1470 m) e le bellissime grotte del Caliendo, oggi oggetto di studio degli speleologi e degli appassionati.
Laceno rappresenta una meta turistica da visitare in ogni stagione, in quanto propone relax, divertimento, sport, cultura e gastronomia, con attività di trekking, equitazione, tiro con l'arco, mountain-bike, escursioni guidate e degustazioni dell’enogastronomia locale durante tutto l’anno.
Tuttavia, la località è particolarmente pregiata per la stagione invernale, periodo dell’anno in cui l’Altopiano s’imbianca, regala paesaggi mozzafiato e lascia praticare vari sport invernali. Non a caso, è nominata la “Cortina del Sud” e le sue piste sciistiche sono state, da sempre, una delle principali attrazioni turistiche invernali in Campania.
Sulle pendici del Monte Terminio, a 1230 metri s.l.m., si trova lo spettacolare Altopiano di Verteglia, che, popolato da numerosa fauna appenninica e immerso in boschi di castagno, faggeti e latifoglie, in ogni stagione, regala forti emozioni ed immagini spettacolari a chiunque lo osserva.
Verteglia costituisce una frazione del paese di Montella, nella provincia di Avellino, e rappresenta un orgoglio per i suoi abitanti, i montellesi. Decantata da figure importanti, quali gli storici Francesco Scandone e Giustino Fortunato, pare che la località prenda il nome da una pastorella che viveva dove ora c'è il rifugio, Vertilia.
L’Altopiano di Verteglia si presenta come un’oasi di tranquillità e pace, luogo ideale per chi ama le escursioni e le lunghe camminare a contatto con la natura. Se durante la stagione estiva, il luogo si presta all’organizzazione di eventi, caratterizzati da buona musica, sport, escursioni, tour in mountain bike e attività di camping; durante l’inverno, data la sua altitudine, la Piana, spesso coperta dal manto di neve, diventa la meta ideale per chi vuole fare una gita fuori porta ed ammirare un paesaggio unico respirando l’aria gelida, ma incontaminata, di queste zone.
L’Irpinia è patria di numerosi gioielli, molto spesso nascosti e poco conosciuti. Stiamo parlando dei magnifici borghi che popolano la provincia di Avellino, rendendola ricca di storia e di arte tutta da scoprire. Meravigliosi da visitare durante tutto l’anno, alcuni di loro sono particolarmente suggestivi durante la stagione più fredda, tra cui Trevico, Nusco e Cairano.
Situato nell'Appennino campano, con i suoi 1094 metri d’altezza, Trevico è il paese più antico e più alto della Baronia e, anche, il comune più elevato della Campania. Assurge, infatti, il ruolo di “tetto d’Irpinia”.
Dal centro storico, grazie al belvedere Sant’Antonio, al Balcone ed al Castello, il borgo regala una visuale assai ampia, tanto sulla vicina valle dell'Ufita quanto verso il Tavoliere delle Puglie; oltre ad essere il punto panoramico da cui scorgere alcune parti di 6 delle 20 regioni italiane.
I principali punti di interesse sono il bosco Castello-Bocche, che rientra nella Zona di Protezione Speciale, ricco di aree naturalistiche e sorgenti della Baronia, la Chiesa di San Rocco, una cappella voluta dalla famiglia di Gallicchio, la Chiesa Dell’Addolorata, la Chiesa di San Vito, cappella gentilizia della famiglia Petrilli, la Chiesa di Sant’Euplio e Santa Lucia.
Questo patrimonio storico-culturale permette di immergersi nella storia dell’Irpinia e i suoi verdeggianti boschi offrono la possibilità di percorsi di trekking d’estate e godibilissimi soggiorni in mezzo alla neve d’inverno, durante i quali vivere un’atmosfera incantevole e degustare in piatti tipici invernali della tradizione trevicana, come prosciutto di Trevico, caciocavallo podolico, patate e ceci, lagane con corposo sugo di fagioli e cotica, verza e cotechini.
Annoverato tra i borghi più belli d’Italia, dove l’Irpinia sembra la Svizzera, Nusco (Nùscu in dialetto nuscano) è un gioiellino irpino, situato a 914 metri sopra il livello del mare, su un monte tra Montella e Lioni.
Tutt’attorno al suo centro storico, costellato dai vari dedali di vicoli e stradine di ciottoli, edifici nobiliari e costruzioni in pietra, il borgo regala una vista da fiaba, che gli vale l’etichetta di “balcone dell’Irpinia”.
Il caratteristico centro storico si popola di palazzi storici, tra cui il Palazzo del Sordo, Palazzo Ciricetti, Palazzo Barbone, Palazzo Astrominica, Palazzo Calabrese e Palazzo della Saponara e varie architetture religiose, in primis la concattedrale di Sant’Amato, con la torre dell’orologio realizzata nel 1891, il Campanile alto 33 metri, e un interno a tre navate con cappelle laterali e presbiterio e coro che si innalzano, risalenti al ‘700.
Nei dintorni di Nusco sono interessanti alcune architetture rurali come le fontane, in via di recupero ed inserite in specifici itinerari naturalistici e gli antichi casali. Tale scenario è l’ideale per escursioni in montagna, trekking e piacevoli passeggiate alla scoperta delle meraviglie del centro storico o costeggiando l’Ofanto, i Valloni, l’Avella, il Gargone.
La visita al borgo è piacevole tutto l’anno, ma è l’inverno, con le sue nevicate, a rendere l’atmosfera unica, dove camminare per i vicoli lascia immergersi in un mondo fiabesco e ammirare un panorama irpino che trasmette delle emozioni inimitabili. In questo ambiente unico, a gennaio, si introduce una festa nota come la “Notte dei falò”, occasione in cui la bellezza del paese si incontra con la magia del fuoco, capace di scaldare i cuori e purificare lo spirito. È questo, infatti, uno dei periodi migliori per visitare Nusco, vivere un’esperienza unica alla scoperta di tradizioni, musica popolare e piatti tipici nuscani; tra cui baccalà alla purtucaregna, oppure paste fatte in casa come cicalucculi (gnocchetti), i nucchitelli (farfalle), i fusilli a ferretto, la maccaronara e ravioli, patane e cucuzzielli (patate e zucchine), puzzentu (cotechino).
Posto sul cucuzzolo di una montagna, a 770 metri sopra il livello del mare, Cairano è il borgo irpino che conserva al suo interno il fascino dell’antico. Si tratta di un piccolo paesino in cui riscoprire la pace dei sensi e la tranquillità attraverso una camminata per le sue stradine, durante la quale scorgere alcune ricchezze paesaggistiche e artistico-culturali. Percorrendo Via Arcaica ci si immerge nella natura che circonda Cairano, ammirando panorami sconfinati; dopo aver attraversato Via delle 100 cantine, si entra ufficialmente nel borgo dove si può ammirare la Chiesa Madre ed il campanile che, anticamente, fu torre di avvistamento fino ad arrivare al teatro all’aperto, mirabile luogo di recupero dello spazio con la ristrutturazione del paese.
Si giunge poi alla sommità dove si trovano i resti dell’antico castello ma, soprattutto, la rupe, confine massimo e balcone su tutta l’Irpinia, da dove si può godere di uno dei panorami più incredibili del meridione. Proprio in questo sito, si trova l’unico esemplare di organo a canne azionato dal vento, il quale regala la composizione di melodie sempre nuove ed originali.
Cairano è il luogo ideale per staccare dalla caotica routine quotidiana ed immergersi nella silente natura incontaminata. Particolarmente coinvolgente è l’atmosfera durante la stagione più fredda, quando i tetti del paesino si coprono di bianco e durante il periodo natalizio, quando il centro storico, addobbato di luci e colori, diventa un presepe vivente e fa vivere al visitatore un’esperienza incredibile in uno scenario romantico.
Chi l’ha detto che con l’arrivo della neve le montagne diventano luoghi accessibili solo per gli sciatori? Ciaspolare ti permette di camminare nella natura senza difficoltà e ti farà vivere la montagna in modo diverso nel contesto mozzafiato del paesaggio invernale.
Originariamente diffuse nelle valli alpine del Trentino, le ciaspolate sono escursioni sulla neve fatte utilizzando le ciaspole (o racchette da neve) e sono adatte a tutti dagli amanti della montagna e della neve, a chi vuole trascorrere una giornata all’aria aperta. Costituiscono, di fatti, delle escursioni di difficoltà variabile: semplici passeggiate su percorsi battuti, per le prime esperienze, o vere e proprie escursioni più lunghe e impegnative nei cumuli di neve.
Le ciaspole sono strumenti che vengono da lontano: inizialmente composte da una struttura esterna in legno, di forma circolare più o meno allungata, e stringhe di pelle di animale intrecciate nel centro. Furono inventate migliaia di anni fa dai nativi dell’Asia centrale che, successivamente, le introdussero in America settentrionale.
Le racchette da neve, oggi, normalmente fatte di plastica o alluminio, sono lo strumento che hai a disposizione per scoprire la quiete di luoghi incontaminati. Attaccati sotto gli scarponi da montagna, da un lato permettono di galleggiare sulla neve fresca evitando di sprofondarci dentro, mentre dall'altro, grazie ai ramponcini metallici posti nella suola dello zatterone, permette di non scivolare sulla neve quando questa è dura.
Le ciaspole sono uno strumento semplice da utilizzare, tuttavia, i principianti potranno chiedersi come sono composte e come vanno usate.
Il corpo principale delle ciaspole è in plastica e ti permette di galleggiare sulla neve fresca. Sul corpo principale è montato uno snodo basculabile dove si lega lo scarpone da trekking. L’attacco dello scarpone è regolabile a seconda della lunghezza del piede, ed è composto da un’allacciatura anteriore, dove si infila la punta dello scarpone, e da un'allacciatura posteriore che passa sopra la caviglia.
Ad essi, in presenza di tratti in salita, si può usare un alzatacco, ossia uno spessore che viene posto sotto il tallone e che consente di avvertire minor fatica sui polpacci. Inoltre, sotto la ciaspola sono presenti dei puntali metallici, che permettono una buona aderenza anche su nevi dure.
Possono, infine, essere utili nei traversi i cosiddetti rampanti, vale a dire delle lame longitudinali che corrono lungo la parte inferiore della ciaspola, migliorando la tenuta su terreni scivolosi lateralmente.
Che tu sia un inguaribile romantico o un esploratore, abbiamo l’esperienza ad hoc per te, con la quale godere al massimo la stagione invernale nel territorio irpino.
Grazie al nostro pacchetto vacanza, “Weekend Romantici nel borgo di Cairano – dal 1° al 31 Dicembre 2021” potrai vivere un romantico soggiorno nella suggestiva cornice del Borgo di Cairano.
Degustare prodotti tipici, accompagnati da eccellenti vini locali alle cantine del borgo “Cellarium di Giano, vivere la romantica cena a lume di candela, nella casetta del borgo, con musica di sottofondo e il calore del camino.
Grazie al nostro evento “Ciaspolata in Irpinia – Limited Edition”, potrai, invece, vivere l’avventura di una Ciaspolata suggestiva, negli altopiani irpini, camminando nei candidi sentieri delle maestose faggete ricoperte di neve, il paradiso dei ciaspolatori.