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Monteverde tra i borghi più belli d'Italia

Pubblicato il: 16/03/2021

Nel Borgo tra i più belli d’Italia

Posto al confine tra Campania e BasilicataMonteverde tra i borghi più belli d'Italia è un luogo affascinante e circondato da verde incontaminato posto all’estremità orientale della Provincia di Avellino. Collocato a 740 metri di altitudine, ha un’estensione territoriale di 39 kmq e confina con i Comuni irpini di Aquilonia e Lacedonia, e con Melfi, importante città lucana.

La santa protettrice del luogo è Caterina d’Alessandria, festeggiata il 25 novembre.

Altra caratteristica importante di Monteverde è il far parte del circuito dei “Borghi più Belli d’Italia” grazia alla sua natura priva di veleni. Quest’ultimo fattore ha fatto sì che, dalla primavera del 2010, in queste zone nidifichi la cicogna nera, rarissimo uccello della famiglia delle Ciconiidae.

Monteverde tra i borghi più belli d'Italia
Un esemplare della rara cicogna nera

Un po' di storia

Grazie alla sua posizione di controllo tra le valli del fiume Ofanto e l’affluente Osento, l’altura formata da tre colli dove sorge Monteverde è sempre stata frequentata dall’essere umano. Industrie litiche hanno fatto capire che già tra il III-II millennio a.C. la zona vedeva la presenza di gruppi umani.

Con l’arrivo degli Irpini, popolazione che faceva parte della confederazione sannitica, iniziò la costruzione di un villaggio nella conca a valle dei tricolli. Dediti alla pastorizia e all’agricoltura, gli irpini furono tra i più accaniti nemici della conquista romana che, però, dopo la terza guerra sannitica vedrà la definitiva sconfitta delle popolazioni interne. I romani, inoltre, distrussero il villaggio a valle, costringendo i superstiti a rifugiarsi sui monti circostanti come riportato dallo storico Tito Livio.

Dopo la caduta dell’impero, nel 476 d.C., arrivano in queste zone sia il messaggio cristiano sia nuovi invasori, come i Longobardi che innalzano i primi torrioni sulle alture e costruiscono dei recinti di protezione. Durante il periodo longobardo è stata scritta una pergamena datata 897 d.C. sulla quale si dichiara dell’esistenza della fortezza militare di “Montis Virdis” il cui toponimo è un riferimento chiaro alla vegetazione rigogliosa presente già all’epoca nella zona.

All’arrivo dei Normanni la fortezza fu rasa al suolo e, ufficialmente, la conquista definitiva si ebbe nel 1059 quando papa Niccolò II ricevette da l’omaggio di Roberto il Guiscardo al quale concedette l’investitura sulle terre conquistate a scapito di Arabi e Bizantini. Ricade in questo periodo, sicuramente dopo il mille, la costruzione della Cattedrale di Santa Maria Maggiore.

Monteverde conservò nel tempo il suo carattere militare e fu anche zona di caccia di Federico II di Svevia.

Dopo i periodi Aragonesi e Angioini, il borgo vide il clero capeggiare la rivolta giacobbina ma il congresso di Vienna del 1815 ristabilisce una sorta di potere feudale anche se, sotto la spinta riformista dei Borboni, iniziò qui una lenta ripresa economica, grazie alla presenza di una piccola borghesia terriera ed intellettuale., fino ad ingrandire il paese alle soglie dell’unità d’Italia del 1861.

La reazione alla conquista dei Savoia fu durissima ed è famosa qui la resistenza attuata dal brigante Carmine Crocco e dal suo vero e proprio esercito filo-borbonico.

Con la definitiva annessione al Regno d’Italia, iniziò un periodo di emigrazione fino agli anni del boom economico del ‘900, quando l’abitato iniziò ad essere servito dalla rete idrica, fognaria ed elettrica e collegato con lo scalo ferroviario e con Lacedonia.

Al giorno d’oggi l’abitato di Monteverde conserva il suo aspetto di borgo Medievale, circondato da boschi, fontane ed aree attrezzate per pic-nic, con il lago artificiale di San Pietro, creato negli anni ’60, e divenuto meta di turisti ed escursionisti.

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Il borgo di Monteverde visto dall’alto

Monteverde tra i borghi più belli d'Italia - cosa vedere?

Il Castello: La prima costruzione difensiva fu fatta dai Longobardi per poi essere fortificata in epoca normanna ed ampliata nel XV secolo ad opera degli Aragonesi. L’edificio è dotato di quattro torrioni posti agli angoli e presenta una pianta irregolare. Nel 1744 è stato trasformato in una residenza signorile dai baroni Sangermano. Completamente ristrutturato nel 2006, ai piedi della struttura è ancora possibile ammirare un pezzo delle mura pelasgiche-sannitiche (IV-III secolo a.C.).

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Una parte del castello di Monteverde

Il Borgo Medievale: conserva in sé le caratteristiche dell’abitato medievale d’altura tipico dei paesi irpini: viuzze strette e gradoni per raccordare i dislivelli delle cerchie stradali. Spesso anche la roccia è stata lavorata ai fini abitativi e non è raro trovare degli esempi all’interno degli edifici. La pianta urbanistica, costituita da una serie di cerchi concentrici che seguono l’andamento del colle, ha dato compattezza al centro storico di Monteverde.

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Particolare del Borgo Medievale di Monteverde
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Una parte del Borgo Medievale di Monteverde

L’Ex Cattedrale di Santa Maria di Nazaret: la struttura risale al XIV secolo anche se i rifacimenti maggiori giunti fino a noi sono quelli barocchi del 1728. L’ultimo restauro, avvenuto a causa delle conseguenze del sisma del 1980, ha portato alla luce degli elementi romanici. All’interno si possono ammirare dipinti del ‘600 della scuola napoletana, statue lignee e altari che vanno tra il XV e XVIII secolo.

Il Lago artificiale di San Pietro: l’Invaso artificiale è stato costruito tra gli anni ’50 e ’60 del secolo scorso, sbarrando il flusso d’acqua del fiume Osento. Ora si caratterizza per una fitta e ricca vegetazione con ricchi boschi di querce. Riveste uno dei più importanti luoghi di nidificazione di volatili migratori tra cui la cicogna nera.

Il lago artificiale di San Pietro a Monteverde
Il lago artificiale di San Pietro a Monteverde

La Foresta Mezzana: lungo i pendii che costituiscono le dorsali su cui sorge Monteverde, si estendono 456 ettari di foresta  in cui non vi è traccia di attività umana. Rappresenta uno dei pochissimi siti incontaminati della zona e raccoglie ogni anno centinaia di naturalististudiosi e amanti del birdwatching.

Il paesaggio intorno a Monteverde
Il paesaggio intorno a Monteverde

Cosa mangiare a Monteverde

piatti tipici del luogo si riferiscono alla tradizione gastronomica dell’Alta Irpinia. Tra le specialità locali si trovano ravioliorecchietteortaggi e legumi. Tipica è anche la carne di cinghiale, preparata e servita in varie declinazioni. Non è da dimenticare che queste pietanze possono essere accompagnate da dell’ottimo vino locale, del tipo Aglianico o Sangiovese.

Le festività e le ricorrenze di Monteverde

Molte sono le occasioni di svago in questo borgo della Provincia di Avellino: dalle attività offerte dalla natura incontaminata fino alle visite negli angoli medievali del paese. Ma, tra tutte, Monteverde è famosa per il suo “Grande Spettacolo dell’Acqua“, evento estivo che si tiene in onore di San Gerardo Maiella. Il lago artificiale di San Pietro, per l’occasione, esplode di luci, suoni, danze e giochi d’acqua.

Le nostre attività a Monteverde

Per conoscere approfonditamente questo luogo e farsi avvolgere dalla bellezza dell’ambiente incontaminato di questo borgo Ruralis offre una serie di esperienze indimenticabili.

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